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Ieri sera alle otto e mezzo eravamo tutti davanti alla tv pronti ad ascoltare la conferenza del presidente del consiglio per capire come si sarebbe svolta la Fase 2: come ci avrebbe permesso di uscire dal lockdown. Io c’ero per capire che cosa ci sarebbe successo e cosa succedererà a partire dal 4 maggio prossimo.

Mettere la propria energia in ciò che si crede giusto

In questo periodo ho imparato ad evitare di essere troppo esposta ai telegiornali, ma ieri invece ero proprio lì, davanti alla tv a cercare di capire i prossimi passi. Non ho intenzione di entrare nel merito delle decisioni politiche, non perché non abbia un’opinione – ovviamente ce l’ho – ma perché le discussioni intorno a questi temi spesso diventano sterili e portano semplicemente a schierarci da una parte o dall’altra, a posizionarci da un lato o dall’altro della barricata e investire le nostre energie a difendere la parte che noi crediamo corretta e attaccare quella che non crediamo corretta. Vorrei però focalizzare l’attenzione su quanto questo dreni e assorba tantissime energie. Spendiamo molte delle nostre energie sul “io devo convincere te, e tu non puoi convincere me”, su ciò che pensiamo sia giusto o sbagliato, da perdere il focus su quello che dovrebbe invece essere al centro della nostra attenzione: cosa posso fare io, là dove sono.

Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo – Gandhi

Non è possibile cambiare quello che ci succede intorno, possiamo decidere però come viverlo. Il decreto del presidente del consiglio è il dato di fatto, cosa posso decidere di fare nella mia vita rispetto a quello è una mia responsabilità. Sappiamo che resta una settimana prima che le cose lentamente comincino a cambiare. Dal 4 maggio per alcuni di noi probabilmente cambierà pochissimo, quasi nulla, per altri cambierà  poco, per altri ancora invece cambierà tanto. Abbiamo tante cose da capire: come gestire i nostri figli a casa per esempio, i ragazzi ed i bambini non torneranno a scuola prima di settembre e quindi occorrerà capire come gestire questi  questi mesi. Capire come andrà avanti il lavoro per chi deve rientrare sul luogo di lavoro e per chi continua a lavorare da casa, come ci muoveremo, come dovremo utilizzare i trasporti, e tanto altro.

Il bilancio della quarantena

Resta almeno una settimana, prima di iniare ad uscire dal lockdown. E così come all’inizio di questa quarantena ci siamo trovati spaesati, perchè da un giorno all’altro è cambiata la nostra vita, abbiamo dovuto adattarci e creare una nuova routine, fra una settimana dovremmo cominciare a rimettere in discussione di nuovo questa routine. Per qualcuno è un sollievo e non ne vede l’ora, qualcun altro invece potrebbe avere quasi la sensazione di aver perso un’opportunità. Troppo preso a godere questo periodo di stacco dalla realtà dalla realtà frenetica precedente, qualcuno ha magari passato il tempo sul divano con Netflix o con il cellulare e sentire adesso di aver sprecato questo tempo, senza fare ciò che avrebbe potuto fare, avendo tempo a disposizione. Al contrario altri si sono persi nel caos di quelli che sono stati i cambiamenti della quotidianità, che non si sono presi un momento per sè. Questa settimana può allora essere davvero cruciale perché siamo consapevoli che da lunedì 4 qualcosa inizierà a cambiare, e quindi possiamo davvero decidere come vogliamo viverla. Quello che possiamo fare è non farci prendere dall’ansia, impariare a respirare, a restare nel presente, perché questo ci aiuta a essere focalizzati. Proviamo a prenderci un attimo di tempo per guardare che cosa è successo in questi 40 giorni.

Un nuovo inizio

Possiamo porci alcune domande: “che cosa è successo in questo periodo?“, “cosa è cambiato?”, se è cambiato qualcosa “come mi sento adesso?” e “come mi sentivo 40 giorni fa?“, “cosa ho smesso di fare e non ne sento la mancanza?“, e abbiamo capito che magari quella cosa possiamo lasciarla andare, “cosa mi è mancato e che invece voglio recuperare?“, “cosa ho iniziato a fare e mi piace?“, “qual è l’abitudine che ho preso di cui non posso più fare a meno?“, “cosa ho odiato di questo  periodo?”, “cosa è successo alle mie relazioni?” con la nostra famiglia, con i nostri amici, “cosa mi aspettavo succedesse e non è successo?“, “quali strumenti nuovi ho imparato?“, “quali strumenti nuovi sono entrati nella mia vita?“, “quali hanno avuto un ruolo un po’ troppo ingombrante?“. Possiamo farci tutte le domande per rivedere che cosa abbiamo fatto in questi 40 giorni e tirare le somme così da decidere in maniera attiva e proattiva cosa vogliamo tenere con noi e cosa vogliamo lasciare andare, sia delle vecchie che delle nuove abitudini. Utilizziamo il tempo di questa ultima settimana per programmare il programmabile, prendere in mano tutto quello che abbiamo imparato e compreso, per decidere da lunedì 4 maggio prossimo in poi cosa veramente vogliamo fare della nostra vita. Nelle chiacchierate fatte durante il Luisa’s Happiness Café, ho spiegato esercizi di presenza e di respirazione, abbiamo provato a scoprire o ritrovare i nostri talenti, abbiamo visto come i modi per prendersi cura di sè, come funzionano le abitudini e come modificarle ed anche il ciclo emotivo del cambiamento. Ed è proprio quest’ultimo molto importante in questo momento, perché se vogliamo innescare qualcosa di nuovo dobbiamo estere ben coscienti delle fasi emotive che affronteremo ed essere attenti alle trappole per non caderci dentro.

Intanto resta una settimana e possiamo scegliere se subirla o se agirla. Il mio suggerimento è di non perdercela: credo che questa sarà davvero una settimana preziosa perché siamo consapevoli che stiamo arrivando alla fine di un periodo che ha cambiato le nostre vite. Uscire dal lockdown ne sta facendo iniziare un altro, sicuramente non sarà un inizio rivoluzionario, ma è un nuovo inizio e quindi è fondamentale scegliere come viverlo.

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